Sto bene, come spero di voi tutti in famiglia... Lettere di prigionieri viterbesi della seconda guerra mondiale
Un tesoretto di circa 200 tra lettere e cartoline postali messe insieme da Adelio Marziantonio in tanti anni di appassionata ricerca e ora raccolte nell'archivio della Loggetta per essere messe a disposizione di familiari e studiosi che ne volessero fare richiesta. Testimonianze uniche e preziose dei circa 550.000 soldati italiani catturati dagli Alleati e dei circa 650.000 finiti in mano tedesca, mentre non rimane alcuna traccia epistolare dei 60/80.000 soldati italiani catturati dai russi. Spia dei disagi, affetti personali e speranze di una generazione "sfortunata", vissuta nella prima metà di un secolo insanguinato da due guerre.
Prigionieri, da Loggetta n. 122 (primave
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La danzatrice di Deodato
Raffinato mosaico sul modello di "Arianna danzatrice greca", ispirato a un affresco del sito archeologico di Creta-Cnosso della civiltà minoica del 1500 a.C. e realizzato artigianalmente con pazienza certosina. Segno di abilità insospettate e per nulla esibite di gente comune, che denotano vivacità d'ingegno e giovanilità di spirito.
La danzatrice di Deodato, da Loggetta n.
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Batacchio
Soprannome del piansanese Francesco Caciari (1884-1969), singolare personaggio dalla forza straordinaria nei denti, di cui si ricorda lo scontro memorabile con il boss di un quartiere romano negli anni '20.
Batacchio, da Loggetta n. 122 (primavera
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Lac de Bolsena
Una carta francese del bacino volsiniese, realizzata nel 1876 per la "Nouvelle geographie universelle", riporta Piansano tra i centri circumlacuali mentre ignora altri centri più popolosi e/o più titolati tra quelli costieri. Semplice e inspiegabile curiosità di cui si sottolinea ironicamente il nessun effetto sul credito d'importanza e sui flussi turistici del piccolo centro.
Lac de Bolsena, da Loggetta n. 122 (prim
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L'invasione garibaldina del 1867
Un anonimo collaboratore segnala un documento originale del 1867 nel quale si racconta il transito di bande di volontari garibaldini a Grotte di Castro nell'ottobre di quell'anno. Episodi minori ma finora sconosciuti alla storiografia locale, legati al tentativo annessionistico del Lazio al Regno d'Italia compiuto dalla colonna del generale Giovanni Acerbi.
L'invasione garibaldina..., da Loggetta
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Confidenti al favor del ciel... Le colonie della Croce Rossa nel primo fascismo
Per iniziativa del medico condotto Manlio Palazzeschi (1881-1952), nel 1925 fu realizzata a Piansano una delle prime colonie elioterapiche del territorio, di cui ci rimane un'interessante relazione. Di una successiva edizione del 1927 abbiamo invece un'abbondante documentazione fotografica, e nell'insieme tali fonti offrono l'occasione per approfondire il discorso - anche con l'intervento di altri autori - sulla politica "coloniale" fascista e la sua evoluzione nel corso del Ventennio.
Confidenti al favor del ciel..., da Logg
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Ieri accadde...: Li fu tirata un'archibugiata
Il 12 ottobre 1630 il piansanese Pasquale di Matteo fu colpito da una scarica d'archibugio che gli lasciò trenta palline in corpo. La guarigione fu ritenuta miracolosa e indusse la vittima a farne un ex voto alla Madonna della Quercia. Altra guarigione ritenuta miracolosa fu quella di Giovanna di Giuseppe, che nel settembre del 1704 uscì da un'infermità a letto durata un anno intero. Entrambi i fatti sono riportati nella raccolta dei miracoli della Madonna della Quercia pubblicati di recente da Gianfranco Ciprini, e insieme con altri particolari offrono il pretesto per alcune considerazioni storiche.
Ieri accadde...- Li fu tirata un'archibu
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Padri e figli in guerra
Giuseppe Talucci (1878-1942) fu coinvolto nella prima guerra mondiale e suo figlio Renato (1909-1990) nel secondo catastrofico conflitto. Le loro non furono storie di eroismi e meriti combattentistici, ma attraverso la corrispondenza di famiglia offrono un esempio - tra i tanti che se ne potrebbero portare - degli 'sconvolgimenti individuali e familiari conseguenti al perenne stato di mobilitazione per politiche nazionali espansionistiche e belliciste'. Le due generazioni della prima metà del '900: nati in tempi 'sbagliati', figli di uomini travolti dalla prima 'inutile strage' e allevati per una seconda e più feroce follia collettiva.
Padri e figli in guerra, da Loggetta n.
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Un'osservazione e un aggiornamento
La prima riguarda la foto di copertina della Loggetta n. 120/2019 dal titolo "Allarmi siam fascisti", che dal confronto con altra foto di identico sfondo risulta ripresa a Piansano e non a Roma in occasione della famosa "Marcia" del 1922. L'aggiornamento riguarda invece la presenza in loco dei fabbri-ferrai tra '8 e 900, perché non ci furono solo le due "dinastie" Lesen e Lucci/Rocchi, ma anche quella dei Marchionni: venuti da Valentano e poi proseguiti per Tuscania, ma attivi in paese per circa un sessantennio.
Un'osservazione e un aggiornamento, da L
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La ciocca ast il illintotota
La morte di un coetaneo induce l'autore a ricordi d'infanzia nei vicoli oggi deserti del centro storico, e a rievocare un singolare gioco anagrammatico.
La ciocca ast il illintotota, da Loggett
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Dov'era Cortuosa? Una suggestiva ipotesi di localizzazione di un antico "oppidum" etrusco
Nel libro VI dell'opera "Ab Urbe condita", lo storico latino Tito Livio riferisce di due "oppida" etruschi, Cortuosa e Contenebra site nell'"Ager Tarquinienses", che furono conquistate e incendiate dai Romani nell'anno 387 a.C. Dopo secoli di oblio, nel 1674 il cartografo Innocenzo Mattei riporta Cortuosa in una sua tavola topografica situandola in un preciso punto a sud-ovest del lago di Bolsena, e dopo di lui altri cartografi, fino ai primi decenni dell'800, continuano a indicarne il toponimo nello stesso identico punto. Ciò nonostante nessuno studio d'area tiene conto di tali indicazioni, fino a quando l'etruscologo fiorentino Paolo Cecconi (1938-2002) non invia alla "Loggetta" un suo studio inedito che ipotizza la localizzazione di Cortuosa in località Piano nel territorio di Piansano. Lo studio viene riportato in appendice all'articolo e presentato/integrato con la cartografia di riferimento e le "memorie" del luogo.
1. Dov'era Cortuosa_, da Loggetta n. 124
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Gli ultimi Fumarelli
E' la presentazione di un albero genealogico realizzato nel 1983 dalla torinese Maria Cristina Minella (1946-2004) - e fortunosamente ritrovato solo di recente - su un ramo soltanto di un casato oggi pressoché estinto in loco. Ma è anche l'occasione sia per un approfondimento sulla rete parentelare di un "cognome d'incerta etimologia e più unico che raro anche a livello nazionale", sia per una chiarificazione sul corretto procedimento di ogni ricerca genealogica.
2. Gli ultimi Fumarelli, da Loggetta n.
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Ieri accadde...: Un morto e un ferito per una cartella di pagamento
Due articoletti di cronaca del "Corriere della Sera" dell'anno 1930 sono l'occasione per ricostruire una tragedia di novant'anni fa, che vide sopravvivere un uomo gravemente accoltellato, e finire ucciso dai carabinieri il suo feritore in fuga. Una "storia di una semplicità estrema che rivela, ancora una volta, la 'banalità del male', la facilità, nei nostri paesi, del ricorso al coltello come in tutte le tragedie rusticane". Ma una tragedia che non ebbe strascichi in paese e sulla quale sembra steso un velo di pudore, non esistendone quasi nessuna memoria.
3. Ieri accadde..., da Loggetta n. 124 (
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Tuscia... "à la carte" - Il "Patrimonio di San Pietro" nella cartografia storica
Come un "continuum" del numero precedente, è stata allargata la raccolta di carte e mappe che hanno rappresentato la Tuscia nel tempo e se n'è costituita una sezione per l'archivio della "Loggetta" (riprodotta in parte anche in Appendice all'articolo), a disposizione di studiosi e ricercatori d'area per utilizzazioni e commenti di varia natura. A titolo d'esempio se ne presentano alcune osservazioni: sulla possibile localizzazione degli antichi centri etruschi di Cortuosa e Contenebra; sul bacino lacustre prosciugato del Lagaccione; sull'antica Maternum e la Via Clodia sulla quale insisteva; sui poleonimi in generale e la presenza di Piansano in particolare; sui reticoli stradali presenti dall'800 in poi ma con delle eccezioni di rilievo fin dal sec. XVII.
1. Tuscia... à la carte, da Loggetta n.
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Detti di casa nostra
Sono quattro espressioni popolari raccolte dalla depositaria Oliva Foderini, titolare storica della rubrica. Alcune di esse hanno o avevano una più ampia diffusione paesana; altre erano in uso quasi esclusivamente nella sua famiglia d'origine. Su tutte è in ogni caso evidente l'influsso della religione, sia appunto per le abitudini di quel parentado, sia per il comune substrato paesano popolar/fideistico.
2. Detti di casa nostra, da Loggetta n.
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Rocchi a Piansano
Per fortuite e concomitanti circostanze è stato ritrovato un albero genealogico compilato nel 1988 sulla presenza a Piansano di tale casato, importato ai primi dell'800 da uno stipite nativo di Capodimonte e oggi ridotto a pochi rappresentanti, sebbene moltiplicatosi alquanto nel corso del '900. Se ne racconta l'evoluzione anche attraverso uno schema a ventaglio, distinguendolo da una famiglia omonima originaria di Valentano ma dalla presenza in paese limitata agli anni a cavallo dell'Unità d'Italia. Completa l'articolo un albero genealogico della famiglia Brachetti - anch'esso fortuitamente reperito in contemporanea - di cui si presenta in particolare la sola linea presente in paese.
3. Rocchi a Piansano, da Loggetta n. 125
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Ieri accadde...: Morire di parto
Due articoli apparsi su un giornale di Valentano del 1900 ci informano di un difficile parto cesareo, avvenuto a giugno di quell'anno, coronato dalla nascita di una bambina ma seguito subito dopo dalla morte della puerpera. Il triste fatto di cronaca si presta ad alcune considerazioni sia sulle condizioni socio-sanitarie dell'epoca, sia sulla famiglia protagonista, quasi subito trasferitasi definitivamente dal paese. Ma l'episodio permette anche di ricostruire in parte la figura del medico dell'epoca, Vincenzo Talucci nato a Piansano nel 1865, che lasciò anch'egli il paese con la famiglia nel 1909 dopo diciotto anni di onorato servizio. Fu il predecessore immediato del dottor Palazzeschi, destinato a rimanervi fino al secondo dopoguerra e tuttora nel ricordo dei più anziani.
Ieri accadde... Morire di parto, da Logg
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