Box senza titolo sulla costruzione della torre civica dell'orologio (n. 29 di gen)

(Seconda parte). Nazareno Rosati (1881) fu ucciso da un fulmine il 14 settembre 1929 sulla porta del casale De Simoni in località Sant'Anna, dov'era mezzadro, e Venicio Melaragni (1920) ebbe lo stesso destino il 9 ottobre 1949 mentre badava le pecore in territorio di Tuscania (n. 29 di gen)

Primo dei nove figli di quel "Nèno de Paletto" ucciso da un fulmine nel 1929, Pietro Rosati (1906-1978) fu nei carabinieri dal 1926 al 1960 meritando una croce di guerra nella campagna d'Africa del '35 e partecipando alla seconda guerra mondiale sul fronte francese, unendosi ai partigiani dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Congedatosi da maresciallo capo comandante di stazione, fu sindaco di Neirone dal '60 fino alla morte ed è ricordato tuttora per le sue doti e umanità (n. 30 di mar)

La tragica morte di Armando Colelli, ventitreènne bersagliere in licenza, che il 4 aprile 1936 rimase sepolto durante lo scavo di una grotta in località Cavone (n. 30 di mar)

Bambini rimasti vittima (alcuni morti, altri feriti) dello scoppio di ordigni bellici durante e dopo la guerra (n. 31 di mag)

Box senza titolo sulle campane della torre dell'orologio, fuse da Pietro Sini di Acquapendente nel 1867 (n. 32 di lug)

Nazarena Martinelli (1915), trasferita a Sanremo nel 1952 con la famiglia (il marito abruzzese Carmine Ginestra e i nove figli), intervistata nel 1958 nel corso di una trasmissione televisiva sulla floricoltura ligure (n. 32 di lug)

L'avventura militare di Giovanni Mattei (1891-1985), dato per morto durante un'operazione della prima guerra mondiale e tale rimasto nei registri dello stato civile fino alla rettificazione di settant'anni dopo (n. 33 di set)

L'infelice storia della famiglia della "Mazzarrona" (Maria Mezzetti, 1863-1948), costellata di sventure nella cornice già misera dei tempi (n. 33 di set)

Titolo dell'omonimo libro sui Caduti di Piansano nelle due guerre, distribuito alla popolazione per la celebrazione del 4 novembre. Ricorrenza che diventa occasione di riflessione sull'attuale crisi mondiale e sulla necessità di bandire le guerre per autentici rapporti di crescita tra i popoli (n. 35 di nov)

(in collaborazione di Pietro Veneri). I primi rinvenimenti di tombe etrusche nel nostro territorio alla fine degli anni '50 scatenano una incredibile "caccia al tesoro", che si protrae per oltre un ventennio e si affievolisce a poco a poco fino a scomparire del tutto soltanto alla fine degli anni '80 (n. 35 di nov)